IMPEGNO SOCIALE

Col tempo, ci è venuta la voglia di utilizzare la nostra azienda anche come luogo e strumento di impegno sociale. Uno degli obiettivi potrebbe essere: insegnare ai ragazzi disabili ad accudire la terra secondo le regole della tradizione contadina e fargli vedere che esiste anche per loro uno spazio di vita e di lavoro dove sono i protagonisti e dove la terra gli può concedere i propri frutti.

Tutto in un clima familiare che aiuti i ragazzi ad entusiasmarsi assieme a noi nel viaggio.

Respirare un ambiente collaborativo, amichevole, non frenetico, solidale come punto di partenza per un percorso di inclusione sociale rispettando i tempi della natura, le esigenze di ogni ragazzo e le possibilità della nostra famiglia.

Per realizzare questa nuova idea abbiamo fatto un primo piccolo passo, un primo tentativo per capire quale “rotta prendere”, la fattibilità e le possibilità che possiamo cogliere: a marzo 2017 abbiamo ospitato nella nostra azienda 6 ragazzi disabili e i loro 2 tutor di un’Associazione di volontariato per potare assieme a loro i nostri olivi.

Il risultato è stato davvero entusiasmante: i ragazzi hanno apprezzato l’accoglienza, il calore della nostra famiglia, il pranzo conviviale all’aperto ed hanno assorbito la passione che mettiamo nell’accudire i nostri ulivi. Tutti assieme hanno lavorato con molta curiosità e voglia di imparare, si sono aiutati a vicenda, hanno scherzato. Per un giorno sono stati lontani dalla loro quotidianità ed immersi nella bellezza della natura, ma impegnati in una attività che li ha resi protagonisti attivi e attenti. Infine la cena, con le fettuccine fatte in casa da mia madre, è stato un momento di condivisione per poter parlare delle emozioni provate durante la giornata, per vedere la faccia dei ragazzi che, con tanto entusiasmo, hanno raccontato le cose belle fatte.

Il secondo piccolo passo è stato fatto durante la raccolta delle olive a fine 2017: abbiamo voluto condividere una giornata di raccolta, presso la nostra azienda, con alcune persone anziane, ospiti di un ricovero della zona, nella speranza di fargli rivivere le stesse sensazioni positive che avevano già vissuto durante la loro giovinezza. E’ stato bello, a fine giornata, mangiare assieme del buon formaggio, prosciutto e bere del buon vino. Tutto, ovviamente, prodotto in casa da loro.